La Video-Laparoscopia (osservazione televisiva del contenuto della cavità addominale)è una metodica utilizzata dal Chirurgo per diagnosticare e curare alcune malattie, evitando l’apertura della parete addominale. Utilizzata per laprima volta in Germania nel 1910, la Laparoscopia è stata impiegata per oltre mezzo secolo nelle malattie del fegato e dell’apparato genitale femminile. Con questa metodica si evitano l’apertura dell’addome, il dolore post-operatorio e i disturbi della canalizzazione. Non occorre un prolungato riposo a letto. Non si utilizza il sondino naso-gastrico, il catetere urinario, il tubo di drenaggio addominale. Non è necessario assumere antibiotici ed antidolorifici. Si riducono quasi completamente le complicanze cardio-circolatorie e le infezioni respiratorie. Non vi sono infezioni, ernie e cicatrici antiestetiche della ferita operatoria. I pazienti vengono dimessi dall’ospedale 24-48 ore dopo l’intervento con ripresa dell’attività lavorativa e sportiva entro 5 giorni. Con la Video-Laparoscopia, praticamente si riducono sofferenze e rischi con un rapido ritorno alla normalità. Solo in rarissimi casi, quando è necessario, il chirurgo, aprendo l’addome, trasforma l’intervento Video-Laparoscopico in un intervento chirurgico tradizionale.
Anestesia
Per la video-Laparoscopia, si preferisce addormentare completamente il paziente con una leggera anestesia generale. Si tratta di un procedimento ben standardizzato con grandissimi margini di sicurezza e di comfort sia per il paziente che per il chirurgo. L’anestesia generale per interventi di Video-Laparoscopia rispetto alla chirurgia tradizionale richiede una ridotta somministrazione di farmaci ed è meglio tollerata dai pazienti.
Cenni storici
Nel 1962 un chirurgo americano, George Berci, in un ospedale sulla collina di Hollywood, nella patria della cinematografia, realizzò per la prima volta il collegamento di una cinepresa con il laparoscopio, aprendo il campo alla Video-Laparoscopia. Successivamente i Ginecologi, per primi, dimostrarono la possibilità di eseguire interventi chirurgici in Video-Laparoscopia. Nel 1987 la messa a punto, in Francia, della Colecistectomia Video-Laparoscopica ha provocato un rinnovamento della Chirurgia, così rapido e diffuso, e talmente radicale dal punto di vista tecnico e metodologico, da poter essere considerato secondo alcuni la “Seconda Rivoluzione Francese”.
In cosa consiste
Il Video-Laparoscopio è un sottile telescopio del diametro di una penna, collegato ad una microtelecamera a colori e ad un monitor di alta precisione. Dopo aver separato con un cuscino d’aria la parete addominale dagli organi sottostanti, il Video-Laparoscopio inserito nell’addome, consente al Chirurgo ed alla sua Equipe l’osservazione televisiva con immagini ingrandite del contenuto della cavità addominale. L’intervento viene eseguito introducendo in addome altre 2 ago-cannule nelle quali viene inserito uno strumentario specifico per Endo-chirurgia (pinze, forbici, punti di sutura, clips metalliche, laser, ect.). Il risultato finale degli interventi eseguiti in Video-Laparoscopia è praticamente lo stesso degli interventi chirurgici tradizionali (asportazione della colecisti con i calcoli, asportazione dell’appendice infiammata, riparazione dell’ernia inguinale, dell’ernia iatale etc.) evitando però l’apertura dell’addome. Gli organi ammalati al termine dell’intervento vengono estratti dall’addome attraverso uno dei piccoli fori, utilizzati per lo strumentario. Dal punto di vista tecnico, nei centri particolarmente dedicati alla chirurgia mini-invasiva, si eseguono oggi in laparoscopia la maggior parte degli interventi, tradizionalmente realizzati ad addome aperto.